Già dalle prime ore di Sabato spirava del ponente, dapprima con intensità variabile, poi moderato nel corso del pomeriggio con raffiche di caduta dai Peloritani che si percepivano in modo netto tra le vie del centro sia per la grande mole di sporcizia sollevata, sia per le increspature ben visibili al centro dello Stretto verso la sponda calabra. Le temperature sono tornate fresche e ciò lo si avvertiva soprattutto in serata quando la giacchetta era provvidenziale specie nelle zone esposte al ponente /maestro. ( maestrale – foto di Pippo Russo )
Vento, nubi, fresco ma ancora senza piogge nonostante sui Peloritani insistessero addensamenti sospetti, piogge che potrebbero verificarsi nel corso della giornata domenicale e chissà qualche temporale dal Tirreno in rotta verso le coste tirreniche messinesi, segnatamente verso il milazzese ed i Nebrodi. Il quadro climatico previsto per Domenica 21 somiglierà più a quello di inizio aprile, fresco per il periodo ed altamente inaffidabile, a tratti instabile visto che anche nella città dello Stretto potrebbero giungere degli acquazzoni. Mar Tirreno molto mosso per venti moderati da Nord / Nord ovest, poco mosso lo Ionio sotto costa.
Il tempo migliorerà in modo netto da Lunedì 22 allorquando l’instabilità legata alla goccia fredda si allontanerà verso Grecia e Turchia e con essa i venti di maestrale tenderanno a divenire deboli per poi a disporsi da nord. Tuttavia, nel corso della prossima settimana i massimi pressori si manterranno lontani dal nostro Paese, centrando in pieno le Isole Britanniche e la Francia motivo per cui rimarrà aperta una ” porticina fresca “ dai Balcani. Il Mediterraneo centrale si troverà pertanto in una zona di ” nessuno “, una tipica falla barica tale da favorire la genesi diffusa di temporali termo convettivi su tutti i principali rilievi e chissà qualche episodio anche lungo le coste prospicienti. L’abbiamo sperimentato personalmente nei giorni scorsi quando dal nulla si sono generati due temporali serali nei pressi dello Stretto, vivaci dal punto di vista della fenomenologia sotto forma di fulmini e tuoni assordanti ma con apporti pluviometrici limitati ad aree ristrette. Nota importante da segnalare non solo l’instabilità appenninica pomeridiana ma anche l’assenza in questa prima fase di rimonte calde sub tropicali o parentesi estive, rimandate per il momento a data da destinarsi. A corredo la mappa prevista per la metà della prossima settimana ( mercoledì 24 ), quando sarà diffusa l’instabilità diurna ed i massimi pressori nell’Europa nord occidentale. Foto di copertina di Antonio Aloisi.
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