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Rpgfs0691La sfuriata artica dell’epifania, come da noi attesa, è stata davvero “mordi e fuggi” nell’area dello Stretto di Messina dove ha manifestato i suoi effetti sotto forma di venti forti di tramontana, tanto freddo sulla pelle e sporadiche gragnolate o fioccate a bassa quota. Il vero freddo adesso interessa il Medio Oriente dove si susseguono spettacolari nevicate in Grecia e lungo le coste che si affacciano sul Mediterraneo mentre nell’entroterra i termometri sono davvero polari. Verso occidente e l’Italia il clima migliora a vista d’occhio grazia alla vicinanza ormai imminente della mega campana anticiclonica fornita dall’alta pressione delle Azzorre.

Proprio un impulso di aria particolarmente mite per il periodo d’estrazione sub tropicale rinvigorirà l’alta pressione a cavallo del weekend, il suo avvitamento in senso orario produrrà i suoi effetti maggiori sul Nord Ovest e sui mari ad ovest con isoterme di tutto rispetto per il periodo. Sarà questo il momento ideale per segnare valori termici da piena primavera inoltrata tanto che non si escludono picchi diffusi di +25°C. Andrà meglio lungo il Tirreno, in particolar modo dal basso Lazio ma soprattutto Campania, Calabria e parte del nord Sicilia ove gli effetti termici saranno contenuti da un tappeto di nubi basse che stazionerà a ridosso della superficie marina. Valori termici superiori altrove, ove si respirerà aria di rinnovamento. Venti deboli a regime di brezza o localmente moderati, compresi sempre dai quadranti settentrionali o nord occidentali. Clima mutevole ma asciutto nell’area dello Stretto con temperature anche qui in netto aumento ma più contenute rispetto alle altre provincie siciliane, insieme a Palermo probabilmente. L’inverno verrà pesantemente colpito nel segno laddove in questo periodo dovrebbe manifestarsi con i massimi effetti. Molti Tg ne parleranno, giungeranno parecchie immagini di gente che si riverserà in spiaggia e nei parchi urbani.

Da un lato, per molte famiglie sarà un’occasione ghiotta per rispolverare la bici, la macchina cabriolet o le attività ricreative all’aperto, mentre per le stazioni sciistiche sarà un vero disastro visto che quasi tutta la neve al suolo andrà via, lasciando il posto a buche, sassi grossolani o fiorellini. Il manto nevoso dell’Etna verrà pesantemente intaccato, oasi felice attualmente il versante nord che ha visto maggiori nevicate ma la garanzia di poter sciare al momento non esiste. A corredo dell’articolo la prospettiva meridionale dell’Etna quasi priva di neve, versante questo penalizzato dalle correnti predominanti da nord. Probabilmente un impulso freddo tenterà di interrompere questo tepore fuori stagione per riportare ordine, magari tutto ciò questo già la lunedì, ma di questo saremo più chiari e precisi nel prossimo bollettino.

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