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Una nuova incursione di aria artica sta per fiondarsi nel Mediterraneo, stavolta però nel settore orientale ove arrecherà nevicate a quote molto basse sulla Grecia e Medio Oriente. Tornerà il gelo anche nel cuore dei Balcani e nei Paesi dell’Est, anzi stavolta il nocciolo gelido sarà ancor più cruento ma non coinvolgerà l’Italia, quindi senza alcun moto retrogrado.

Piogge sparso nel corso della giornata domenicale, in intensificazione verso sera tra Messinese e bassa Calabria per l’avvicinamento del flusso freddo in sfondamento sull’Adriatico. Venti di maestrale che piegheranno a tramontana nel corso della notte.( foto di Giuseppe Russo.)

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La settimana esordirà nello Stretto di Messina con sostenuti  freddi venti di tramontana ed annuvolamenti irregolari che si addenseranno lungo i Peloritani e Nebrodi, questi ultimi favoriti per qualche fugace nevicata sopra i 600m ma con accumuli scarsi. Il calo termico si farà avvertire sulla nostra pelle proprio grazie al vento che aumenterà la percezione del freddo. Per il resto poco o nulla da segnalare con mar Tirreno molto mosso, mentre lo Stretto di Messina sarà localmente increspato.

Passato quest’alido freddo tornerà il tempo fresco e soleggiato e valori termici in linea con le medie del periodo. Tuttavia l’area dello Stretto di Messina ed il Sud in generale non si troverà inglobato dai massimi pressori dell’alta pressione delle Azzorre, in grande spolvero in Atlantico. Per tali motivi dovremo aspettarci da Mercoledì 7 il ritorno delle nubi, ma saranno irregolari e con fenomeni mal distribuiti in particolar modo tra mar Tirreno e coste limitrofe. A seguire potrebbe giungere un’ondulazione atlantica con un nuovo impulso instabile di matrice oceanica, ma di questo ne riparleremo perchè nel frattempo i principali modelli di calcolo ci daranno ulteriori informazioni riguardo il comportamento che assumerà in Europa la grande bolla di alta pressione che tenderà a rinforzarsi ad ovest dell’Europa. E’ vero che essa potrebbe pilotare aria molto mite per il periodo sul nostro continente, ma una sua risalita verso le alte latitudini potrebbe aprire la strada per una invernata di proporzioni ben più vaste. Inverno compromesso in Europa o il bello deve ancora venire? lo scopriremo. ( Copertina dell’articolo realizzata da Enrico di Giacomo)

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