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Anche questa intensa fase di maltempo è stata archiviata ma come si temeva, non è stata affatto indolore.

La particolare situazione sinottica ha permesso nuovamente la genesi del così detto ” effetto Alcantara “, un fenomeno caratterizzato dalla genesi di temporali intensi e stazionari tra Etna e Peloritani, enfatizzati dalla componente orografica e dal flusso umido sciroccale. Anche stavolta ingentissime quantità d’acqua che si sommano alla razione precedente ed ovviamente criticità più diffuse ed importanti.

Ecco i dati salienti, grafica di Giuseppe Visalli.

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Tripi 287 mm

Barcellona est 124 mm
Barcellona centro 123 mm
Falcone 116 mm
Barcellona ovest 116 mm
Terme Vigliatore 102 mm

Milazzo frazione San Pietro 90 mm
Milazzo centro 66 mm

Spadafora 65 mm
Torregrotta 47 mm
Pace del Mela 45 mm

Nel contempo, se le piogge torrenziali riguardavano i Peloritani e la fascia tirrenica tra Falcone e Barcellona, nello Stretto di Messina imperversava una tempesta di scirocco tale da costringere le navi a compiere la rotta d’emergenza, mentre i marosi ( anche alti 3metri), flagellavano la nostra litoranea con danni diffusi e le solite emergenze.

Tornano paura, sconforto e rabbia tra gli abitanti di Galati Marina che si sono visti ancora una volta il mare in casa, mentre vi sono tre case inagibili che attendono notizie, così come tutta la comunità di Galati Marina rispetto i progetti, gli interventi e le chiacchiere spese. Purtroppo la natura non ” babbia ” mai, termine che abbiamo imparato ad usare nella nostra città dalle ultime uscite del nostro primo cittadino. La natura non babbia mai anzi ” babbia ” tutti noi che ancora attendiamo il politico di turno o l’amico che fa il ponte con il politico per rassicurarci su cose mai fatte o fatte male e che prontamente la natura sistema a modo suo. L’unica speranza per Galati oggi è che lo scirocco non spiri.

Oltre alla vergogna di Galati la beffa dell’approdo di Tremestieri ancora chiuso e sicuramente insabbiato, ma stendiamo un velo pietoso perchè qualsiasi considerazione sarebbe un insulto alle nostre capacità intellettuali, anche senza essere ingegneri idraulici, geologi e progettisti.

A corredo le foto di Angelo Pellegrino da Galati Marina dove si evince che le ondate hanno valicato e travolto la barriera frangiflutti. 

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Non è andata meglio neanche nella litoranea nord della città dove il mare ha raggiunto e superato la pista ciclabile ed altri punti, ove si evincono indizi evidenti di erosione costiera che necessitano di interventi urgenti tamponi ed altri a lungo termine.


Detto questo, indubbiamente il peggio è passato e la settimana esordirà con una spiccata instabilità in principio solo sul basso Tirreno, mentre sul resto dell’Isola tornerà a splendere il sole.

Tuttavia, sarà una settimana caratterizzata dal transito di almeno 2 perturbazioni atlantiche, la prima tra mercoledì e giovedì con piogge che interesseranno in principio l’ovest Sicilia ed il settore tirrenico, privilegiando le aree tirreniche peninsulari e l’arcipelago eoliano.

La seconda più direttamente da Venerdì 11 con piogge atlantiche e venti a seguire di maestrale ed un calo delle temperature, nel weekend in un contesto tardo autunnale in linea con il periodo.

Nessuna fase di piogge torrenziali esasperate bensì un periodo altamente dinamico, fatto di sbalzi termici e cambi repentini del tempo.

A corredo le mappe del modello GFS riguardo le due perturbazioni atlantiche in ingresso questa settimana.

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Foto di copertina di Enrico Di Giacomo.