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Il 2016 che doveva portare la svolta invernale ha di fatto regalato ben due rimonte di aria molto mite per il periodo grazie al respiro libecciale, tale che alcuni record di caldo per la prima decade di Gennaio sono caduti in Sardegna, Sicilia e non solo. L’Etna si mostra brulla di neve ed in fase di scioglimento come in pieno maggio, le spiagge perennemente affollate di gente che porta i bambini a passeggio, chi si stende per mantenere la tintarella e di tutte quelle persone che praticano attività all’aperto quando le temperature raggiungono o superano i 20°C in totale assenza di vento e cieli tersi. Questo lo scenario quotidiano dell’inverno in corso, ben rappresentata oggi dalle foto scattate da Ciccio Cipolla a Torre Faro, luogo famoso per tempeste di vento e clima quasi inospitale in pieno inverno.

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Detto questo, la settimana inizierà ancora con il flusso mite libecciale con temperature sopra media e velature. Tuttavia entro Martedì 12, specie in serata, le temperature inizieranno a subire una netta flessione grazie all’inserimento di freschi venti di ponente e maestro, i quali contribuiranno a riportare un clima inaffidabile lungo le coste tirreniche siciliane e calabresi con isolati piovaschi marittimi, più probabili Mercoledì. Tornerà in questo frangente un pò di freddo, specie in montagna, ma valori in linea con il periodo.

E dopo? arriva il gelo verso l’Italia?

I modelli matematici ad oggi ipotizzano scenari pienamente invernali per il prossimo fine settimana, ma per i dettagli preferiamo rimandare il tutto al prossimo aggiornamento. Di certo l’aria artica avrà raggiungo quasi tutta l’Europa e si compatterà oltre le Alpi e sui Balcani, motivo per cui una ciclogenesi italica favorirebbe l’ingresso dell’aria gelida verso le nostre regioni. I dubbi da sciogliere sono proprio questi, ovvero sulla localizzazione e genesi delle ciclogenesi e riguardo la “porta d’ingresso” del freddo, perchè sappiamo bene che tutti questi elementi possono far saltare una previsione. Ricordiamo a tutti gli appassionati e lettori che siamo nel campo del lungo termine.

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