18403002 1315590241823974 4363496835580146114 n

E’ stata una giornata climaticamente difficile in Sicilia, soprattutto per il versante tirrenico siciliano per via delle raffiche prossime e superiori localmente ai 100 km/h, accompagnate da temperature elevate e gli incendi che purtroppo si sono sviluppati creando non poca apprensione. Il flusso nord africano è stato accompagnato da molte nubi colme di sabbia sahariana, brevi e locali piovaschi di poco conto hanno contribuito a diffondere il pulviscolo proveniente dal deserto rendendo l’atmosfera giallastra, per la gioia dei lavavetri ed autolavaggi. A corredo l’incendio che minacciava l’abitato di Naso, foto di Alessandro Fardella.

18449752 1423797250976146 5666819283985791368 o

In molti si aspettavano subito temperature elevate anche nel messinese o nel catanese ma in questa prima parte abbiamo sottolineato come il vento proveniente dal mare riuscisse a mantenere le temperature su valori normali contrariamente al versante tirrenico e palermitano. Un mondo a parte soprattutto nello Stretto di Messina dove la frescura del mare veniva accompagnata da forte vento, sembra praticamente quasi autunno!

Detto questo, i venti di scirocco tenderanno quasi ad esaurirsi nella notte motivo per cui la frescura proveniente dallo Ionio tenderà a divenire quasi nulla. Se da un lato il vento favonico cesserà nel litorale tirrenico siciliano, dall’altra parte dell’isola i venti deboli e l’aumento delle isoterme in quota farà impennare la colonnina di mercurio oltre i +25°C con picchi anche localmente di 30°C. L’atmosfera si manterrà fosca, pesante per la presenza del grande carico di pulviscolo desertico, velature e caligine. Anche nello Stretto di Messina aumenteranno sensibilmente le temperature sia nelle minime ma soprattutto delle massime, sarà un piccolo assaggio rispetto la calura patita in altre aree della Sicilia. Netto aumento termico anche nel catanese, nella piana e zone interne specie se in subentrerà del vento di libeccio.

balcaniDa sabato il vento di ponente e maestro tenderà con molta lentezza a riportare una certa normalità termica su tutta la Regione mentre per una netta pulizia della volta celeste dovremo aspettare l’inizio della prossima settimana quando giungeranno correnti più fresche e secche dai Balcani ma allo stesso momento instabili. Lunedì 15 potrebbero fiorire molti focolai temporaleschi su gran parte delle aree appenniniche con locali sconfinamenti anche verso le coste prospicienti. Stessa cosa dicasi per Martedì 26 e Mercoledì 17 quando le correnti fresche dovrebbero divenire più tese ma da Giovedì la pressione atmosferica aumenterà e con esso un netto aumento termico su valori tipici di fine maggio. (attendibilità media che merita conferme). ( foto di copertina di Pippo Russo)

GFSOPEU12 177 2