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Boati, interruzioni elettriche, crolli multipli di alberi, pali dell’illuminazione, ovunque si andasse ieri sera si percepiva o si viveva un’atmosfera tipica delle tempeste tropicali che usualmente si vedono Tv. Qualcuno ha erroneamente riportato in alcuni servizi il termine di ” tromba d’aria o tornado “, supportato dai danni ingentissimi sia in città che in provincia ma ovviamente non si è trattato di tutto ciò. Il gran vento che ha assunto connotati di burrasca è stato innescato da un ampio divario pressorio generato tra l’alta pressione delle Azzorre e le profonde depressioni atlantiche che in questo momento transitano sull’Europa, passando a nord dell’arco Alpino con destinazione Balcani.

L’Italia, in questo caso, si trova nella scia dei fortissimi venti oceanici, capaci di mettere fuori uso tutte le attività lavorative in mare e non solo, dall’inizio dell’anno già tre tempeste similari hanno riguardato il Tirreno e tutte le Regioni esposte alla furia del ponente e maestrale.

La tempesta ad Acquacalda di ieri sera a Lipari, foto di Gabriele Costanzo.

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Segnatamente per l’area dello Stretto di Messina, qui il vento atlantico assume carattere violento soprattutto quando è costretto a superare la barriera imposta dai Peloritani, quindi si ” tuffa ” letteralmente sullo Ionio utilizzando come via di fuga le vallate peloritane che si dislocano da Messina a Giardini Naxos. In questi casi il fortissimo vento si apre a ventaglio, ha caratteristiche turbinose tali da passare a raffiche di oltre 80/ 90 km/h in poco tempo, alternando fasi meno intense. Inevitabili le conseguenze per il territorio, sia nella nostra città dove il vento in questo caso punisce l’amministrazione comunale totalmente assente nei confronti delle specie arboree mai potate ed abbandonate a se stesse. Crolli di grossi alberi quasi ovunque, tragedie sfiorate o danni ingenti su autovetture ed impalcature, addirittura stamane non si poteva raggiungere la scuola a Taormina per via di grossi alberi schiantati sulla via Luigi Pirandello.

Foto di Jakomin Andra da Taormina, comune questo martoriato dal vento così come altrove, le segnalazioni che ci sono giunte sono molteplici.

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Tempo previsto fino a Domenica

L’allontanamento della tempesta atlantica verso levante favorirà un lento ma netto ritorno alla normalità sulla nostra Regione grazie il calo della ventilazione. Tuttavia, permarrà ancora un discreto vento per oggi, Giovedì 18, soprattutto per la prima parte del giorno ancora tra Basso Tirreno – settore est ed Ionio dove sarà ancora incisivo ma previsto in netto calo in serata.

Ancora agitato il Tirreno, poco mosso lo Ionio sotto costa.

Temperature in lieve calo, cieli tersi ovunque.

Venerdì e Sabato saranno due giornate caratterizzate da una spiccata variabilità solo in mare aperto sul Tirreno, dove transiteranno locali addensamenti cumuliformi diretti verso la Calabria Tirrenica. Altrove cielo sereno o parzialmente nuvoloso solo sui rilievi, sole nella ionica, temperature massime gradevoli e ventilazione contenuta. Locali rinforzi di ponente e libeccio solo al largo delle Isole Eolie. Mar Tirreno da molto mosso a localmente mosso. Poco mosso lo Ionio.

Domenica 21 sarà purtroppo, per qualcuno, compromessa dal ritorno di nubi, piogge e locali rovesci già dal mattino sul nord Sicilia, quindi tutto il messinese segnatamente lungo le coste tirreniche, Nebrodi e Peloritani compreso l’area dello Stretto di Messina con piogge anche localmente intense dal mattino fino al primo pomeriggio, poi in graduale attenuazione in serata.

Le precipitazioni saranno accompagnate anche da venti intensi e freddi di maestrale, ciò che rimane di quella famosa irruzione d’aria polare da tutti sponsorizzata da molti giorni e poi svanita nel nulla in seguito agli aggiornamenti modellistici.

Domenica tornerà a nevicare su tutti i rilievi siculi e calabresi a quote normali per gennaio, intendiamo inizialmente a quote di 1400m per poi discendere a 900m nella fase più fredda. Si tratteranno di centimetri che poco serviranno certamente alla stagione sciistica ancora chiusa sull’Etna, destinata ancora a rimanere tale. Mar Tirreno nuovamente in burrasca.

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Tendenze a lungo termine

Escludendo la giornata di Lunedì 22 ancora ventosa e moderatamente fredda, la prossima settimana sarà contraddistinta a sorpresa dall’alta pressione al centro del Mediterraneo e supportata ancora una volta da temperature miti per il periodo.

E’ incredibile come l’inverno stia facendo il suo corso riproponendo sempre le medesime configurazioni che causano solo siccità, deficit pluviometrici, carenza cronica di neve e di invernate produttive, temperature sopra media.

Solo in prossimità del prossimo weekend, l’ultimo del mese corrente, si assisterebbe ad un netto raffreddamento del settore orientale europeo ed una bozza di blocco in Atlantico tale da poter consentire probabili peggioramenti invernali anche nel nostro Paese, ma siamo davvero nel campo delle ipotesi.

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