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Sabato stabile e soleggiato, domenica piovoso e freddo con neve sull’Etna, è stato un weekend in parte compromesso in Sicilia e nell’area dello Stretto di Messina ma ampiamente annunciato.

Dal nord Africa è risalita una nuova giovane depressione in fase di approfondimento in queste ore nel golfo di Taranto. Una mossa barica che causa non solo condizioni instabili e localmente perturbate, ma anche l’inizio del calo termico anche al Sud ed in Sicilia.

Cosa ben diversa al Nord ed in Pianura Padana dove l’avanguardia dell’aria siberiana si è presentata con le prime nevicate al piano tali da far rinviare anche la partita Juventus -Atalanta. Bora glaciale a Trieste, tramontana e fiocchi svolazzanti altrove, è solo l’inizio dell’irruzione russa tanto sponsorizzata dai social network e tg, alcuni dei quali definendola addirittura epocale e storica ( nulla di tutto ciò ovviamente ).

Certamente nelle prossime ore le temperature diverranno sempre più gelide, sotto la soglia degli zero gradi su tutto il Nord e parte del Centro, clima glaciale sulle Alpi, Appennino centro/settentrionali e la possibilità di assistere a nevicate sulla Capitale ed a Napoli. A proposito di Roma, la Sindaca Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza per la chiusura delle scuole, parchi pubblici e cimiteri proprio per rischio neve! Lo stesso dicasi a Lampedusa ma per cause ancora sconosciute!

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Cosa aspettarci in Sicilia?

Premesso che il Sud Italia non rientra nell’obiettivo della colata artica siberiana, non è assolutamente vero che non avremo la nostra razione di freddo e di fenomeni anche nevosi.

Premesso che non sarà nulla di eccezionale dalle nostre parti, è giusto avvisare i sindaci dei comuni montani nebroidei riguardo la concreta probabilità che possa tornare la neve, anche pochi centimetri ma sempre un fenomeno tipico dell’inverno siculo di fine febbraio.

Lunedì 26 le correnti si disporranno da Nord Ovest ( maestrale ), motivo per cui il tempo mostrerà una certa inaffidabilità soprattutto lungo il versante Tirrenico. Tra la tarda mattinata ed il pomeriggio potrebbero giungere dei piovaschi dal Tirreno, coinvolgendo ancora una volta i Nebrodi, Peloritani ed area dello Stretto di Messina. Proprio con il transito del fronte instabile le temperature caleranno in quota, tant’è che la quota neve potrebbe discendere anche sotto la soglia dei mille metri di quota (700-800m ). Facile immaginare che possa nevicare a Floresta, Cesarò, Montalbano, San Teodoro, fiocchi a Longi, ma anche sulle vette più elevate dei Peloritani la dama bianca potrebbe fare la sua comparsa. Mar Tirreno molto mosso, poco mosso lo Ionio.

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Martedì 27 il gran freddo avrà sfondato su gran parte d’Italia, dall’alta Calabria in su le temperature in quota saranno davvero rigide e neve al piano, freddo che coinvolgerà abbondantemente anche il Nord Sicilia con temperature negative ad una quota di riferimento di 1500m, ma in questo caso oltre a misurare le reali temperature, un elemento fondamentale sarà la presenza di copertura nuvolosa e di precipitazioni, tale da riprodurre il fenomeno dell’omotermia. La massa d’aria in arrivo è miracolosa in termici di sorprese di quota neve, aria continentale doc, in origine molto secca.

Inoltre martedì sulla Sicilia potrebbe scorrere un fronte occluso per via di una depressione mediterranea, non si escludono pertanto piogge diffuse e nevicate anche a quote basse. Nell’entroterra siculo potrebbe fare alquanto freddo, la quota neve potrebbe portarsi anche a cavallo dei 400/500m salvo sorprese.

Si imbiancheranno anche i nostri colli San Rizzo che contornano la città? Una probabilità da non escludere affatto.

Il freddo proseguirà anche mercoledì 28, prevalentemente freddo secco e privo di precipitazioni degne di nota, se non rade.

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E’ chiaro che sarà il now – casting a dirci la verità viste le grandi discrepanze tra un modello matematico e l’altro a poche ore dall’evento. Quando giunge una massa d’aria così fredda sul Mediterraneo le complicanze sono sempre dietro l’angolo.

Capiterà nelle prossime ore di assistere a nevicate in aree non previste, mentre laddove la si dava per scontata il nulla.

Pensate che nella Capitale domani sarà tutto chiuso per allerta neve, e se non nevicasse? La meteorologia è una scienza di per sè complessa, lo è ancor di più in Italia e regione per regione per via dell’orografia e di altri fattori non sempre individuati dalle mappe.