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Abbiamo sperimentato tutti come la primavera sino ad ora sia stata alquanto dinamica e mutevole, con giornate ventose, a tratti davvero burrascose e piovose inframmezzate da brevi momenti gradevoli e soleggiati. Questo è l’identikit di questa primissima parte della bella stagione, almeno per la provincia di Messina e lo Stretto. D’altronde i dati parlano chiarissimo con oltre 100mm mensili su gran parte del territorio fatti solo a marzo ed oltre i 500mm come parziale annuo.

Adesso che con il cambio dell’ora le giornate diventano più lunghe ed il sole inizia ad essere intenso, un pò tutti infondo abbiamo voglia di proiettarci definitivamente verso la bella stagione, mettendo di canto il guardaroba invernale per non riprenderlo mai più se non perlomeno dopo l’estate . Ovviamente per farci un’idea se tale desiderio possa essere realizzato non possiamo che consultare i modelli matematici a nostra disposizione e valutare il tutto.

Spulciando il modellone americano GFS si evincerebbe una bella rimonta dell’alta pressione delle Azzorre verso il 13 Aprile e ciò si tradurrebbe in un periodo stabile, soleggiato e molto mite alimentato da aria sub tropicale, anche se tutto ciò non durerebbe molto. Il modello britannico invece, sempre per lo stesso periodo di riferimento, ipotizza tutt’altro assetto con l’ennesima area depressionaria protagonista nel Mediterraneo. A seguire ecco i due modelli a confronto con le relative proiezioni:

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Ovviamente stiamo parlando semplicemente di tendenze e non di previsioni, quindi emissioni modellistiche destinate ad essere confermata una o smentita l’altra, soprattutto ora che siamo nel vivo del periodo dell’anno più volubile in assoluto. Come avviene usualmente nella stagione invernale, anche con l’avvento della bella stagione prosegue la sfida tra i modelloni dei centri di calcolo, solo che in inverno essi sono determinanti per le sorti delle colate artiche e dei relativi fenomeni nevosi, in altri periodi dell’anno invece essi indicano dove farà caldo e dove pioverà, visto che a breve si inaugurerà anche la stagione temporalesca della termo-convezione appenninica, caratteristica appunto della primavera e dell’estate. Infine non possiamo tralasciare in tutto questo lo Stretto di Messina, sentinella di mutamenti barici identificabili con fasi ventose talora intense ed insistenti, come appunto le sciroccate