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Quando si instaura un periodo anticiclonico mediamente robusto accade che tutte le giornate sembrano quasi identiche, senza particolari elementi degni di nota da segnalare. Lo Stretto di Messina poi si distingue per il suo microclima tutto suo, con il tipico vento termico che tende a rinforzare non appena il sole si eleva, per poi raggiungere il suo apice tra le ore centrali e primo pomeriggio quando lo Ionio si mostra per l’appunto mosso con creste spumeggianti. Lo Stretto di Messina ed alcuni suoi spot rappresentano, non a caso, un paradiso per gli amanti del windsurf dato che proprio in questo ristretto angolo del Mediterraneo esiste sempre del vento quando in altri luoghi si registrano al massimo debole brezze marine. A corredo alcune foto del messinese Riccardo Morganti durante alcune esibizioni nello Stretto. ( foto di copertina di Pippo Russo )

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Detto questo, l’alta pressione regalerà ancora stabilità, belle giornate condite da temperature anche in aumento. L’alta pressione in azione sul nostro Paese sospingerà ad ovest del mari italiani aria più calda in quota con apice Venerdì 17 quando le correnti di libeccio potrebbero far registrare i primi picchi prossimi ai + 25°C nelle aree centrali della Sicilia. Tale tepore avverrà però per  una breve rimonta subtropicale dovuta ad una perturbazione in rotta verso il nord Italia ove avverrà un guasto temporalesco localmente intenso. Il grecale in riva allo Stretto di Messina si arresterà lasciando il posto a deboli correnti meridionali. Aria fredda dal nord Europa punta l’arco alpino e l’evoluzione futura di questa massa fredda altamente instabile, unitamente alle mosse dell’alta pressione sulle Isole Britanniche e quello nord Africano, saranno determinanti sulle sorti del clima in Sicilia e nello Stretto la prossima settimana. I modelli matematici, al momento, individuano un forte riscaldamento a pochi passi dalla Sicilia dovuto ad una retrogressione delle massa fredda verso la Penisola Iberica. Ciò non farebbe altro che intensificare l’azione dell’alta pressione africana tra Libia e Medio oriente con temperature estive, mentre a pochi chilometri a nord si avrebbe un taglio netto delle isoterme ed instabilità sulle regioni centro/settentrionali con temporali pomeridiani. Altri modelli ipotizzano un parziale coinvolgimento della circolazione depressionaria verso il Mediterraneo centrale, per cui instabilità diurna appenninica, locali situazioni di tempo perturbato su alcune regioni mentre in Sicilia regnerebbe un clima primaverile in linea con le medie stagionali senza picchi esasperati. La primavera è questa, tanta dinamicità e tanti climi diversi a pochi chilometri da una regione all’altra, ma non dimentichiamoci che con l’avvento dei primi tepori sono in agguato i temporali pomeridiani soprattutto quando sono presenti reflui d’aria fredda in quota ed un forte riscaldamento nei bassi strati.

Al momento appare improponibile azzardare una previsione per Sabato 25, festività dedicata alla liberazione, i modelli ipotizzano scenari tutti discordi per cui l’affidabilità è pari a zero ed ovviamente il tutto dipende da cosa avverrà prima di questa data.

gfs caldo