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La perturbazione in azione sul nord Africa non ha penalizzato il tempo più di tanto sulla nostra provincia, tranne la presenza di una nuvolosità irregolare e deboli piovaschi o pioviggini. Decisamente diversa invece l’effetto sul moto ondoso ionico per via di una forte risacca di levante e grecale, condizioni queste che hanno penalizzato principalmente la fascia orientale sicula così come il settore tirrenico centro/occidentale. Lo Stretto di Messina, come annunciato, non ha subito quasi alcun effetto grazie alla protezione offerta dalla Calabria.

Il primo weekend di primavera astronomica sarà contraddistinto da un clima decisamente più stabile, termicamente mite e gradevole e con vaste aree di sereno ormai ovunque. Da segnalare solo della variabilità nelle aree interne e montuose nelle ore centrali e pomeridiane, in questo frangente non si esclude neanche qualche isolato piovasco ma radi e fugaci. Gran sole lungo le coste.

Tempo splendido domenica ovunque, senza distinzioni di causa tra fascia ionica o tirrenica. Temperature massime in aumento di qualche punto. Ventilazione compresa tra nord e nord est con un residuo grecale teso Sabato nello Ionio, in attenuazione domenica con rotazione della ventilazione da maestrale nel basso Tirreno/settore est, altrettanto di debole od al più moderata intensità nelle ore diurne. Mari da molto mossi a mossi nei settori orientali, da mossi a poco mossi domenica salvo residua risacca.

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L’ultima settimana del mese, tuttavia, esordirà con tempo ancora stabile e gradevole lunedì ma potrebbe riservare una sorpresa per molti decisamente sgradita.

Dal nord Europa si farebbe strada una discesa daria polare d’estrazione artica destinata ad invadere gran parte del vecchio Continente ma con obiettivo i Balcani. Se l’aria polare dovesse entrare direttamente sul nostro Paese attraverso la porta balcanica, Martedì 26 assisteremmo ad un graduale e deciso peggioramento delle condizioni atmosferiche ad iniziare dal versante adriatico a suon di rovesci e temporali, instabilità che potrebbe dilagare anche nel basso Tirreno e tra Sicilia e Calabria. Tra la sera/notte a cavallo di Mercoledì 27 l’aria fredda potrebbe raggiungere e valicare la Sicilia a suon di venti intensi di tramontana, fenomeni irregolari tra Palermo e Messina, crollo delle temperature ed addirittura il ritorno della neve oltre i 900/1000m di quota tra Madonie, Nebrodi, Aspromonte ed Etna. Mar Tirreno nuovamente molto mosso, condizioni pienamente invernali almeno per tutta la giornata di mercoledì ma le temperature potrebbero rimanere ” frizzanti sino a Venerdì, soprattutto nelle ore notturne. Da giorni i principali modelli di calcolo ipotizzano tale colpo di coda invernale per fine mese, scenario che sta divenendo concreto ma mano che passano le ore. E’ chiaro che con tali scenari avremo bisogno di rispolverare l’abbigliamento invernale pesante, occhio agli sbalzi termici ed alle forme influenzali! Tutto ciò non sarebbe neanche una notizia meritevole di scoop o titoloni di giornale, marzo è un mese che sa fare tutto ciò ed anche peggio, come la storia e la statistica ci insegnano!

A corredo lo scenario ipotizzato dal modello giapponese UKMO, a confronto con quello americano GFS. Entrambi confermano la sciabolata artica, cambierebbe solo l’ingresso del nucleo freddo in quota con i relativi fenomeni atmosferici e coinvolgimento di regioni e tempistiche. Foto di copertina di Antonio Aloisi.

UKMOPEU12 96 1 GFSOPEU12 111 2