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Dopo un weekend caratterizzato dalla variabilità ma in prevalenza da un clima nettamente più stabile e gradevole nelle ore diurne, ecco che dal Mediterraneo occidentale avanza un nuovo guasto tempo ma soprattutto l’inizio di una nuova fase invernale ed instabile.

In queste ore, tra le Baleari ed il nord Africa sta nascendo una ciclogenesi mediterranea la quale sta richiamando una massa d’aria fredda in discesa dalla Francia, la quale andrà ad interagire con il contributo mite ed umido del nostro Mediterraneo. Tale depressione punta le nostre regioni meridionali Lunedì, il resto del nostro Paese Martedì, soprattutto le aree tirreniche, poi anche quelle appenniniche dell’Italia centrale e parte del Nord.

Lunedì 21 la giornata esordirà con cielo parzialmente nuvoloso ma nel corso della mattina lo scirocco diverrà teso in riva allo Stretto di Messina, soprattutto nel versante nord della riviera. Lungo i Peloritani risaliranno congesti nuvolosi cumuliformi con i primi piovaschi a monte, in attesa delle piogge e locali rovesci moderati in arrivo dal pomeriggio sera. In occasione del transito del fronte perturbato non si escludono anche locali manifestazioni temporalesche lungo la fascia ionica, in rotta poi verso il reggino. Si tratterà dunque del tipico maltempo sciroccale più incisivo nelle aree ioniche, unitamente al moto ondoso in netto aumento ma senza la minaccia di alcuna mareggiata rilevante. Neve sull’Etna oltre i 1400/1500m di quota, più abbondante soprattutto sul versante meridionale. A corredo le precipitazioni previste dal modello Moloch nel corso della giornata di domani.

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La depressione mediterranea Martedì 22 risalirà l’Italia centrale, motivo per cui il clou del maltempo si concentrerà lungo le coste campane, laziali e della Calabria.

Ritornante instabile con piogge e rovesci anche sul nord Sicilia, in questo frangente da Palermo a Messina si alterneranno precipitazioni anche temporalesche in mare ( soprattutto nella prima parte del giorno ), unitamente all’inserimento di fredde correnti di ponente che contribuiranno ad un calo netto delle temperature entro sera e quota neve in calo intorno a ridosso dei mille metri di quota, ma dalla sera le precipitazioni dovrebbero coinvolgere maggiormente la Calabria Tirrenica per via della curvatura in quota tra W/SW.

Dopo tale passata perturbata l’attenzione è rivolta al secondo impulso freddo in arrivo Mercoledì ed ovest dei nostri mari, composto da un nucleo molto freddo in quota d’origine groenlandese.

Tale nucleo polare causerà la genesi di una profonda depressione che in base alle ultime elaborazioni modellistiche dovrebbe transitare tra Sardegna e Sicilia Giovedì 24, per poi puntare lo Ionio entro Venerdì.

Ciò che si nota dalle mappe oggi a disposizione sono i valori geopotenziali associati particolarmente bassi rispetto la media alle nostre latitudini, tipici delle depressioni artico marittime. Tale condizione sarà favorevole per innescare condizioni di maltempo diffuso sui nostri mari attraverso innumerevoli temporali grandinigeni, alcuni dei quali potrebbero regalare grandinate spettacolari con accumuli consistenti. I nostri mari diverranno autentiche fucine temporalesche grandinigene, sarà poi l’evoluzione del vortice a determinare le aree maggiormente coinvolte.  Viste le isoterme non particolarmente rigide se non in quota, la quota neve non dovrebbe scendere al di sotto degli 800m, salvo locali sorprese in occasione dei fenomeni precipitativi più intensi e duraturi.

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