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E’ stata una domenica di severo maltempo nello Stretto di Messina, così come su gran parte della Sicilia già dalle primissime ore del mattino. La perturbazione atlantica, una volta giunta sul nord Africa ha generato due minimi depressionari, uno dei quali proprio risalendo dal Canale di Sicilia con obiettivo mar Ionio ha apportato condizioni di tempo perturbato sulla Sicilia orientale. In principio i cieli apparivano giallastri/rossastri per via di una gran mole di pulviscolo desertico, anche le webcam etnee mostravano chiaramente la massa sahariana in quota. Inizialmente deboli piogge cariche di polvere libica, poi un fronte temporalesco alquanto crudo in risalita dal Catanese dove peraltro si susseguivano forti rovesci e grandinate nell’acese.

Addirittura altra neve oltre i mille metri di quota nuovamente sui Nebrodi, stavolta nevicate da scirocco, merito dei forti rovesci legati ai cumulonembi.

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Intorno le ore 12,00 arriva il turno per lo Stretto di Messina, subito un vento violento, turbisono, è il così detto ” groppo temporalesco “ che precede l’avanzare dei rovesci temporaleschi dallo Ionio. Il cielo diventa subito cupo, si accendono i lampioni delle strade, si notano lampi a ripetizione ma il vento diviene davvero intenso, si sentono parecchi allarmi di auto ed abitazioni suonare contemporaneamente, da lì a poco una pioggia di forte intensità. Il vento proveniva inizialmente da grecale, poi violento da scirocco, mentre in tempo reale perveniamo un video realizzato da Danilo Tagliaverga il quale documentava la formazione nello Stretto di Messina di una tromba marina diretta verso la litoranea, esattamente nei pressi del lido ” Sottovento “.

Successivamente un pomeriggio/sera caratterizzato da pioggia incessante e continua, il tutto con temperature invernali. Nelle ultime 48h superata la soglia dei 30mm nel territorio comunale che sommati agli altri fanno di marzo un bimestre con un netto surplus.

Come abbiamo spiegato nella nostra pagina ufficiale, tali fenomeni sono frequenti in occasione delle formazioni temporalesche in mare, molto diffuse nel mar Tirreno soprattutto dal periodo estivo ed ancor di più in autunno tant’è che i pescatori locali li denominano ” code di topo”. Meno frequenti nello Stretto di Messina dove per via del tratto di mare limitato, tali fenomeni non si susseguono così frequentemente, bisogna andare a ritroso nel lontano 1994 per documentare gli effetti di una tromba d’aria che investì in pieno la Fiera campionaria. A corredo le foto dei danni presso lo stabilimento balneare interessato dal fenomeno vorticoso, si nota chiaramente un palo divelto ( palo peraltro con tanto di basamento in cemento sollevato ), sdraio frantumate, pannelli divelti e lanciati a grandi distanze. Qualcuno poteva farsi davvero male considerando che in quel momento transitavano parecchie auto, pedoni e motociclisti. Anche in mare vi era la presenza di marche a vela, natanti e pescatori, probabilmente si sono affidati alle applicazioni gratuite scaricabili sui nostri smartphone.

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Variabilità, maestrale e temperature fresche

L’evoluzione del minimo depressionario verso levante favorirà correnti di maestrale, temperature ancora fresche per il periodo ed inaffidabilità soprattutto sul basso Tirreno con fenomeni irregolari sul messinese tirrenico. Ampie schiarite altrove con il sole nettamente più frequente e diffuso lungo la fascia ionica.

Per tali motivi, tra Messina e Reggio Calabria si susseguiranno schiarite ed annuvolamenti con occasionali piovaschi ed anche rovesci di moderata intensità ma di breve durata, in linea con le caratteristiche di marzo. Temperature in lieve ripresa nelle massime, freddine le minime, mediamente ancora sotto le medie del periodo.

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La neve copiosa caduta in quota oltre i mille metri di quota perdurerà, non avremo un rapido scioglimento grazie alla matrice nordica delle masse nord occidentali.

Da mercoledì ma ancor di più Giovedì 29 si avrà un cambio netto della circolazione a tutte le quote. E’ in arrivo aria più calda in quota dal nord Africa, entro Venerdì il ritorno moderato dello Scirocco nello Stretto di Messina e velature.

Domenica di Pasqua stando alle mappe potrebbe essere caratterizzata da correnti miti di libeccio e ponente, temperature molto gradevoli e vaste zone soleggiate.

Lunedì di Pasquetta sarebbe confermato lo scirocco, più intenso nel settore nord dello Stretto di Messina dove potrebbe essere alquanto fastidioso e sui crinali/vallate dei Nebrodi, mite altrove e con cieli in parte velati.

Per tali motivi non sarebbe una pasquetta compromessa per tanti siciliani, in parte per gli abitanti dello Stretto esposti alle raffiche dello scirocco, non a caso denominato il Re dello Stretto. Ovviamente non si tratta di una previsione ma solo di una tendenza.

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