Ancora qualche giorno di tempo variabile e a tratti instabile e poi arriverà la prima ondata di calore, intensa, dall’Africa verso il Sud e isole.
Al momento è difficile individuarne l’esatto asse d’entrata del picco di calore in quota che poi potrebbe espandersi anche al suolo e produrre in alcune aree specie tirreniche una forte calura.
Infatti la media degli scenari analizzati ci suggeriscono come è possibile che possa manifestarsi una similare condizione che si ebbe tra Aprile e Maggio, con le due precedenti ondate calde primaverili.
Solo che adesso siamo ben un mese e mezzo in avanti e il territorio africano risulta ben arroventato e basta poco dunque, tramite un’oscillazione della Corrente a Getto ad Ovest del Continente, per trovarsi sotto l’alito infuocato africano.
Sarà anche stavolta così, molto probabilmente si tratterà di un pre-frontale arroventato al Sud e specie a ridosso delle isole e Calabria, aree a maggior rischio over 35-38°C, specie nelle aree interne e in presenza di venti di terra di scirocco anche le tirreniche dove potrebbero addirittura superarsi locali picchi di 40°C se le proiezioni verranno confermate.
Isoterme in quota che potranno anche lambire picchi superiori ai +26°C a 1500 mt, dunque si scavalcherà la soglia d’attenzione di ciò che riguarda la definizione di forte ondata di calore con l’isoterma di +25°C a 1500 mt circa che attanaglierà buona parte delle zone meridionali e insulari.
Ancora comunque è presto per entrar nei dettagli, questi li avremo man manco che i modelli inquadreranno al meglio l’esatto asse d’entrata della lingua africana, la prima intensa della Stagione estiva.
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