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Come previsto è tornato a piovere anche nell’area dello Stretto di Messina. Nessun fenomeno rilevante o estremo come le temibili grandinate che hanno sconvolto il catanese con ingenti danni alle colture. Qui solo una sfuriata temporalesca per altro breve che ha riversato accumuli pluviometrici contenuti, dell’ordine di 10/15mm mediamente da nord a sud. La depressione mediterranea che si è approfondita ulteriormente nel basso Tirreno ha graziato il messinese grazie alle correnti predominanti di libeccio, mentre una cruenta linea di convergenza imperversava nel basso versante ionico. Allerta meteo rientrata dunque, pericolo scampato per Messina ma soprattutto per le aree vulnerate. Altre piogge irregolari si susseguiranno Sabato in attesa di un nuovo peggioramento che si farà strada entro la giornata domenicale quando intorno alla Sicilia si scaverà un’altra area depressionaria, seguita stavolta da aria ben più fredda ma senza picchi gelidi. Altre piogge dunque lungo i litorali ed altra neve sull’Etna dove finalmente è ripartita la stagione sciistica interrotta per mancanza di neve, così come si spera sull’Aspromonte e per Gambiarie e sui Nebrodi oltre i 1100/1200 m. ( Foto di Pippo Russo ).

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A seguire non si ravvedere alcuna rimonta anticiclonica, anzi l’alta pressione delle Azzorre continuerà ad agire in pieno Atlantico e questo potrebbe consentire una massiccia discesa di masse d’aria d’estrazione artico marittima entro fine mese ed inizi di febbraio. Già da molti giorni le emissioni modellistiche immaginano una grossa depressione polare sul centro/nord Europa a due passi dal Mediterraneo. Per capire quali risvolti si avranno nel cuore del Mediterraneo bisognerà cercare risposte e e conferme in pieno Atlantico in quanto il motore di tutto questo sarà condizionato dal comportamento dell’alta pressione delle Azzorre. Già con simile mappe ci potremmo aspettare fitte grandinate o gragnolate sulle coste, cumulonembi numerosi sul Tirreno e tanta neve sopra i 600/800m salvo sorprese visto i geopotenziali bassi e venti tempestosi di ponente e maestrale. Seguiteci pertanto nel prossimo aggiornamento.

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