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Il lobo del vortice polare scivolato in Europa ha avuto forti ripercussioni nel nostro Paese con intense manifestazioni temporalesche lungo il versante tirrenico, tante piogge ma soprattutto venti impetuosi di libeccio e ponente messi in moto da un crollo imponente della pressione atmosferica. Anche lo Stretto di Messina è stato parzialmente coinvolto da questa tempesta atlantica tanto che venerdì lo Ionio si mostrava molto mosso/ localmente agitato al largo mentre onde particolarmente insidiose si sono incanalate a nord sospinte dal vento di ostro che ha reso problematica la navigazione tra Reggio e Messina. A corredo alcune foto scattate nei pressi della Lanterna del Montorsoli durante la burrasca da sud ed i traghetti che attuavano la rotta di sicurezza.

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Non sono mancate affatto le piogge, praticamente ha piovuto quasi tutti i giorni tanto che l’accumulo totale del mese di gennaio supera mediamente i 100mm su tutto il territorio comunale ( 127mm nei pressi del Viale Principe Umberto ). La forte bassa pressione atmosferica ha regalato anche il curioso fenomeno della tracimazione del Lago grande di Ganzirri, soprattutto nei tratti più bassi prospicienti la strada. Proprio in tali punti in caso di alta pressione esso tende quasi a prosciugarsi, il tutto legato per la combinazione di maree, fasi lunari e pressione esercitata dalla colonna d’aria sovrastante. Non a caso i vecchi lupi di mare associavano questo fenomeno con l’arrivo del cattivo tempo.

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Febbraio esordirà con temperature in graduale e netta diminuzione tanto che nel corso della giornata di Lunedì 2 non possiamo escludere delle coreografiche fioccate sui rilievi al di sopra dei 700/800m anche se i fenomeni non dovrebbero essere poi così abbondanti. Tornerà a fare tanto freddo e lo sbalzo termico rispetto alle ultime ore sarà incisivo. Non si può parlare di una vera irruzione di aria artica per la Sicilia visto che il tutto durerà al massimo una decina di ore prima di un nuovo aumento termico.

Attenzione dunque perchè questa particolare quanto complessa struttura depressionaria sfornerà entro la giornata di mercoledì 4 un profondo e strutturato vortice depressionario nei pressi della Sardegna tale che richiamerà un imponente flusso sciroccale sullo Ionio, quindi un richiamo umido e mite foriero di abbondanti precipitazioni, anche a carattere temporalesco tra Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania. Lo Stretto sarà investito da forti venti di scirocco ed ostro Mercoledì e soprattutto Giovedì in attesa di un fronte perturbato in risalita da sud ovest e seguito da aria nuovamente fredda. Insomma, tanta carne al fuoco e dinamicità alle stelle anche per il lungo termine che merita di essere seguito nei prossimi aggiornamenti. L’Italia in questo frangente sarà tagliata in 3 zone climatiche ben distinte: Neve al piano al nord, clima instabile e freddo al centro, tempestoso e mite al sud con alto rischio di temporali e localmente nubifragi.

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