Mancano pochi giorni ormai alla fine dell’inverno meteorologico ma dell’inverno vero, climaticamente parlando, continua a non essercene traccia.
Mentre lungo le coste ed in riva allo Stretto di Messina le temperature massime si mantengono relativamente fresche grazie alla costante ventilazione, nelle zone interne e distali dal mare ormai le massime raggiungono pienamente la soglia dei +20°C con ampia escursione termica, temperature pienamente primaverili che stanno consentendo un’esplosione di colori nelle nostre campagne, tra mandorli in fiore, peschi e prati fioriti.
Se pensiamo a tutto ciò, alla carenza di neve in quota ed alla siccità, capite bene che lo scenario si fa sempre più preoccupante se nei prossimi mesi non dovessero giunge le piogge propizie.
Detto ciò, il weekend sarà caratterizzato ancora una volta da tempo stabile, asciutto e con una ventilazione alquanto scarsa, tranne locali brezze tese orografiche diurne.
Da segnalare solo la presenza di innocue velature che lambiranno la nostra regione, senza comunque impedire il soleggiamento.
Le tendenze per la prossima settimana suggeriscono un graduale peggioramento in rotta verso la giornata di martedì 20 per l’influenza di una depressione mediterranea in discesa dal Tirreno, tale da arrecare precipitazioni irregolari sulla nostra regione anche se esse non si mostreranno abbondanti ed uniformi.
Anche la ventilazione ne risentirà a seguito del peggioramento, con venti che si disporranno in modo ciclonico in concomitanza della depressione e mari destinati a divenire mossi, specie il mar Ionio ed il Tirreno.
A seguire, sembra assai probabile un secondo ma ben più corposo peggioramento atlantico in prossimità del prossimo weekend, allorquando un vasto fronte atlantico potrebbe impattare verso il nostro Paese e seguito da aria fredda di matrice artico / marittima.
Non ci sorprende se marzo dovesse regalare colpi di coda invernali, anzi lo auspichiamo vivamente al fine di rimpinguare falde acquifere e nevai in alta quota, sempre con l’augurio di non registrare danni all’agricoltura per gelate tardive o grandinate.
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