317621251 10162546414378066 7623920232245575467 n

Quella di oggi, purtroppo, è stata una giornata infernale dal punto di vista atmosferico in provincia di Messina, con un’alluvione che per alcuni aspetta ha raggiunto o superato l’evento del 2011, fortunatamente per un’area più ristretta.

Ma adesso che i fenomeni si apprestano a cessare, è tempo della conta dei danni e magari di riflessioni per gli addetti ai lavori, soprattutto per coloro che ricoprono un ruolo fondamentale presso il dipartimento di Protezione Civile Regionale siciliana.

Da giorni, tutti i principali modelli di calcolo fiutavano in modo quasi chirurgico, la reale possibilità che si attivasse il così detto “effetto Alcantara-Agrò “, una particolare condizione in cui umide ed instabili correnti sciroccali, complice la complessa orografica della zona, tendono a generare imponenti celle temporalesche stazionarie tra l’Etna ed i Peloritani.

A corredo, postiamo il modello sperimentale ad altissima risoluzione (1km) di 3BMeteo, giusto per tirare in ballo il lavoro di un team di professionisti ed esperti che effettuano un servizio meteo commerciale, particolarmente apprezzato per la sua semplicità e chiarezza.

318091073 5618074618305906 3519013486254742547 n

Senza andare troppo nei particolari e nei tecnicismi, tutto è andato come doveva andare dal punto previsionale a dire il vero già dalla sera di Venerdì 2, con i primi diluvi su Antillo e Peloritani meridionali ( campanello d’allarme ), e poi con i primi temporali notturni tra catanese e messinese. Sabato mattina poi si era capito bene lo scenario potenziale, concretizzatosi poi intorno la tarda mattina con il primo focolaio temporalesco sempre nelle vallate dell’Alcantara-Agrò, poi divenuto sempre più aspro ed esteso tale da sfociare nel settore prospicente del barcellonese e milazzese.

Purtroppo, anche oggi dobbiamo annoverare un flop del nostro servizio che gestisce le allerte meteo regionali, in principio con un avviso meteo “codice giallo”, poi divenuto ” arancione ” nel corso del pomeriggio di sabato ad alluvione compiuta.

E’ chiaro che senza il supporto di meteorologi ed esperti siciliani e soprattutto senza una sala operativa che possa effettuare il benedetto Now – Casting, le allerte meteo saranno sempre poco veritiere e non all’altezza

Tutto molto strano anche alla base di altri scenari previsionali formulati ben al di fuori della nostra Sicilia, come il servizio ” ESTOFEX “European Storm Forecast Experiment il quale addirittura indicava un LEVEL 2 (severo ), per la Sicilia.

317509520 573315518133546 2471534748420735543 n 316667858 573320481466383 5681606883011952597 n 316163846 573264824805282 3248464730549669756 n

Detto questo, le falle previsionali poi si sommano inevitabilmente a quelle legate alla prevenzione, molto deficitaria e non all’altezza dinanzi un territorio così fragile e per giunta in pieno autunno, periodo notoriamente conosciuto per queste tipologie di fenomeni.

Pubblichiamo alcuni dati, ormai definitivi, dell’evento alluvionale appena conclusosi:

312mm a Novara di Sicilia252,5mm Barcellona ( stazione di Marco Rando )
276mm a Rodì Milici
218mm a Barcellona PG
184mm a S.Basilio
177mm a S.Pier Marina

176mm a Milazzo (Meteosystem/Ingv)
156mm a Terme Vigliatore
166mm a S.Lucia del Mela
105mm a Venetico

Considerato ciò che è successo tra Barcellona, frazioni limitrofe e milazzese, è un miracolo che non vi sia scappato il morto, ma la paura è stata davvero tanta ed i danni ingentissimi.
Fortunatamente, il peggio è adesso alle spalle e domenica potremo apprezzare ampie schiarite, stabilità atmosferica che consentirà di effettuare tutti gli interventi del caso per il ripristino delle principali vie di comunicazione e messa in sicurezza.
Anche la prossima settimana avremo diverse giornate caratterizzate dalla stabilità e da un clima nettamente più mite e gradevole, anzi da metà settimana i valori termici saranno anche oltre le medie del periodo nei valori massimi, venti deboli o moderati meridionali o di libeccio e solo in prossimità del prossimo weekend potrò tornare a piovere, mentre sarà nettamente più penalizzato stavolta il nord Italia ed alto Tirreno.