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I venti sciroccali non stanno dando tregua da oltre 48 ore con raffiche tempestose soprattutto nel settore nord dello Stretto di Messina, tratto di mare questo costantemente molto mosso con creste diffuse e spumeggianti. Altrove la ventilazione è meno intensa ma di levante e grecale, mentre sul messinese piega da scirocco per l’effetto barriera imposta dall’Aspromonte.

Unitamente al forte vento, i cieli si sono tinti di bianco per la presenza di cirri e pulviscolo desertico, un dramma per chi soffre di allergie in questo periodo.

Purtroppo le condizioni atmosferiche sono attese in peggioramento nelle prossime ore e segnatamente tra venerdì sera e sabato per l’evoluzione della depressione afro mediterranea adesso ubicata sull’Algeria verso lo Ionio. Ciò causerà un affollamento di nubi tra Sicilia orientale e Calabria con annesse piogge sparse ma cariche di sabbia desertica, quindi aspettiamoci auto cariche di polvere per la gioia dei lavaggisti e lavavetri.

A seguire la depressione richiamerà aria ben più fredda dai Balcani la quale irromperà in Adriatico proprio domenica 17, giorno di Pasqua, e questo determinerà non solo instabilità con rischio di rovesci e qualche temporale iniziale, ma anche un progressivo crollo termico su valori invernali sull’Appennino centro/meridionale.

Lo scirocco mollerà la presa sabato con la rotazione della ventilazione da nord est nello Ionio e debolmente di maestrale nel basso Tirreno/settore est, mentre saranno più intensi domenica.

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Lunedì 18 pasquetta con molta probabilità, esordirà con addensamenti residui al primo mattino, poi l’aria fresca e secca balcanica ripulirà la volta celeste consentendo vaste schiarite e cieli tersi ma anche una ventilazione che tra basso Tirreno, messinese e sui rilievi esposti sarà tesa da maestrale e la sensazione della temperatura corporea percepita all’ombra sarà quasi invernale, quindi sarà necessario mettere in conto questo elemento per non rischiare di patire sbalzi termici, quindi raffreddori e colpi di fresco.

Per tali motivi, i barbecue all’aperto saranno salvi e garantiti, magari penalizzati solo chi risiede sulla costa tirrenica sicula dato che il Tirreno si mostrerà mosso, mentre lo Ionio sarà poco mosso.

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