Le condizioni per l’affermazione di un’ondata di freddo in Italia e conseguentemente anche nelle zone adriatiche e del Sud si baseranno tutte sulla possibile elevazione del blocco atlantico (temporaneo?) attorno al 4-5 Gennaio.
Da questa predisposizione si avrà l’occasione per la discesa di correnti fredde artiche verso le medio/basse latitudini, Balcani in primis, per neve e gelo.
Le sorti italiane, principalmente del periodo attorno alla festività della befana e dei giorni a seguire, dipenderanno dall’asse di inclinazione del blocco, dalle insidie di un vortice canadese che ne potrebbe minare la sua risalita verso Nord.
Infatti stiamo vedendo come negli ultimi run modellistici odierni, nuclei di vorticità in discesa dall’area canadese potrebbero sconquassare la cresta alto pressoria e farla “afflosciare”, con netta spinta dell’accelerazione delle correnti atlantiche miti che farebbero saltare le glorie dell’Inverno precedentemente viste dai modelli.
La partita ancora è lunga, ci aspettavamo run simili dopo la pazzia gfsiana del modello americano che fino a ieri, per ben 7 run consecutivi proponeva scenari da evento meteorologico fin nel nostro Paese.
Mentre l’ipotesi gelo e neve con evento sta lentamente calando di possibilità, del resto avere giorni e giorni di soluzioni viste fino a ieri, era del tutto impensabile che si potessero realizzare, attendiamo i risvolti modellistici a inizio nuovo anno con margini di errori che si assottiglieranno.
Premessa: L’Italia non è la Lapponia o la Russia, mettiamocelo in testa, con certi eventi che hanno tempi di ritorno trentennali (1929/1956/1985/2012) tanto per citare i più colossali, quindi lasciamo fare la natura e prendiamoci ogni evento con buona pace del cuore.
Staremo qui come sempre a monitorare la situazione, lungi dall’esser tifosi del tempo ma con lo scopo di dare corretta informazione ai lettori sul tempo che potrà fare.
Vi facciamo tanti auguri di buon nuovo anno a tutti e vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti, su quest’avvincente partita tra miti correnti atlantiche e correnti più fredde artiche.
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