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Archiviato il mese di gennaio, particolarmente dinamico, avverso e piovoso, ecco che febbraio fa il suo esordio regalando subito una nuova fase di maltempo potenzialmente insidiosa per alcune aree della nostra regione dalle caratteristiche più autunnali che invernali.

Come annunciato, proprio in queste ore sta per generarsi una depressione afro mediterranea destinata a puntare il Canale di Sicilia nel corso della notte, per poi collocarsi domani nelle acque antistanti al trapanese.

Attualmente, tale centro di bassa pressione è in azione sul deserto tunisino tale che si nota chiaramente la spirale di nubi ma anche il richiamo di pulviscolo sahariano, polvere che nelle prossime ore ritroveremo sulle nostre teste insieme a tanta umidità, salsedine, nubi e temporali

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Andando per gradi, nel corso del pomeriggi/sera della giornata odierna si assisteremo ad un netto aumento della nuvolosità soprattutto sui settori ionici con piogge da STAU in graduale intensificazione sui Peloritani meridionali e settore orientale etneo.

Venti in intensificazione nello Ionio da levante e scirocco con moto ondoso in aumento.

Nel corso della notte ecco i primi temporali dal Canale di Sicilia puntare le coste meridionali dell’Isola, segnatamente su Agrigentino, Ragusano e saracusano, in estensione verso il Catanese, quindi massima attenzione negli spostamenti.

Attenzione a tali manifestazioni temporalesche che potranno risultare anche localmente intense ed accompagnate da frequenti fulminazioni, locali nubifragi e colpi di vento.

La fase clou del maltepo potrebbe avvenire nel corso del mattino di domenica, allorchè tra Etna e Peloritani potrebbe attivarsi il temibile ” effetto Alcantara – Agrò “ per via delle correnti al suolo potenzialmente favorevoli per far incanalare una gran mole d’umidità sfruttanto proprio le vallate omonime tale da poter consentire la genesi di cumulonembi orografici intensi e soprattutto stazionari, i quali potrebbero valicare anche verso il versante tirrenico prospiciente, quindi sul Barcellonese, Milazzese e messinese tirrenico scaricando diluvi e tuoni roboanti ed eventualmente causare piene improvvise presso le fiumare coinvolte.

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Un’ipotesi questa da tenere in serie considerazione, visto che proprio nel corso della mattina domenicale il vortice ciclonico potrebbe stazionare ad ovest della Sicilia, in una posizione tale da inasprire l’instabilità proprio sulla Sicilia nord orientale ed innescare anche criticità idro-geomorfologiche.

Attenzione anche alle condizioni meteo marine che torneranno ad essere avverse, con apice del moto ondoso proprio domenica mattina con onde che potrebbero sfiorare i 3 metri d’altezza anche nell’imboccatura sud dello Stretto di Messina e creare qualche ansia presso i litorali segnati dall’erosione costiera.

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Le fenomenologia sopra descritta potrebbe allentarsi nel corso della serata domenicale, ma l’instabilità potrebbe rinnovarsi anche nella giornata di Lunedì 3 con fenomeni irregolari ed una flessione termica grazie alla rotazione dei venti dai quadranti settentrionali, in un contesto di normale instabilità invernale.

Foto di copertina di Antonio Aloisi.