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Come volevasi dimostrare, ecco il volto più ostile dell’autunno mediterraneo a suon di fenomeni estremi, violenti od insistenti capaci di arrecare criticità imponenti ed alluvioni lampo nel nostro Paese, anche laddove la tecnologia, la strumentazione e le performances dei centri di simulazione concorrono ad intuire per tempo le stime pluviometriche valide per l’emissione degli avvisi meteo e scenari di rischio, ovviamente con una grande incognita dettata dalle complicanze orografiche e della crisi climatica, il tutto in un territorio palesemente fragile

L’alluvione toscana ne è un esempio, laddove sono cadute dal cielo ingentissime quantità d’acqua anche superiori a precedenti alluvioni storiche e purtroppo il bilancio è pesantissimo per la triste perdita di vite umane e danni economici ancora da quantificare.

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Dopo un mese d’ottobre che si classifica il più caldo di sempre in Italia nonchè il più arido per quasi la totalità delle nostre regioni, ecco il salatissimo conto da pagare e siamo purtroppo solo all’inizio della stagione delle piogge.

A causare tutto ciò una profondissima depressione dalle caratteristiche extra tropicali in Atlantico, la quale anch’essa ha seminato panico e distruzione tra Francia ed Inghilterra meridionale con venti che hanno raggiunto anche i 200 km/h.

Tale motore ha richiamato un imponente ” fiume umido ” pilotato da forti correnti libecciali e l’innesco di cumulonembi semi stazionari sulle medesime zone, tale da far saltare ogni previsione meteo.

E mentre in alcune regioni la pioggia adesso diventa un incubo, al Sud e soprattutto in Sicilia la situazione è nettamente opposta, attanagliata da una siccità di notevoli proporzioni, aggravata da un mese d’ottobre che per parecchie stazioni ha segnato zero millimetri o poco più.

Il peggioramento delle ultime ore, purtroppo, non ha sortito importanti effetti se non deboli piogge e solo localmente moderate e con cumulate molto basse.

Unica nota positiva un generale calo termico e la prima coltre nevosa sull’Etna oltre i due mila metri di quota, seppur trattasi di una manciata di centimetri ma comunque un passo promettente verso l’autunno.

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Detto ciò, la prima domenica del mese sarà contraddistinta nuovamente dal maltempo al Centro/Nord e richiamo mite libecciale sul Tirreno ed al Sud che anche stavolta non beneficerà di alcuna precipitazione.

In Sicilia le temperature massime torneranno a superare la soglia dei +20°C agevolmente ma nulla a che vedere ovviamente con il tepore patito giorni fa.

Nei prossimi giorni assisteremo al solito valzer di nubi passeggere e tratti soleggiati e probabilmente mercoledì 8 potrebbero giungere nubi e piogge dal basso Tirreno verso il nord Sicilia, in un contesto comunque variabile ma non negativo o perturbato.

Le tendenze a medio/lungo termine suggeriscono maggiore dinamicità verso il prossimo weekend, allorquando una saccatura atlantica potrebbe penetrare direttamente sul bacino centrale del Mediterraneo ed arrecare nuove condizioni di tempo instabile o perturbato sui nostri mari e si spera, stavolta anche direttamente verso la nostra regione.