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E’ stato un Giovedì caratterizzato dal maltempo tirrenico, composto da una fenomenologia irregolare ma con frequenti scrosci di pioggia, rovesci ma anche temporali grandinigeni capaci di arrecare accumuli discreti al suolo, disagi in autostrada ma anche stupore tra i cittadini. Proprio le grandinate che si sono susseguite da nord a sud del territorio comunale hanno riproposto scenari simil invernali grazie al suo biancore, ma nel dettaglio la grandine rappresenta un fenomeno tipico della stagione primaverile, associata alla genesi di imponenti cumulonembi, frutto proprio di contrasti vivaci che iniziano ad inasprirsi proprio in primavera e man mano che l’insolazione intensifica la sua portata. Gli scrosci di pioggia hanno riproposto anche gli allagamenti cittadini laddove non dovrebbero verificarsi, proprio dinanzi l’ingresso di scuole cittadine, esercizi commerciali, corsia del tram e marciapiedi. E’ davvero incredibile come in una città metropolitana che punta ad essere rivalutata non si riesca a regimare il deflusso delle acque piovane! Incredibile anche ciò che accade attorno il lago grande di Ganzirri, dove in concomitanza dei fenomeni il lago invade regolarmente stradale. Solo la satira e la rassegnazione può rendere tutto questo scenario desolante più ” leggero “. A corredo foto di Nello Vadalà ed Enrico di Giacomo. Foto di copertina di Alessandro Micalizzi.

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Oltre alla grandine, un fenomeno atmosferico tipico di marzo è anche il vento, le burrasche e le mareggiate associate. Proprio nel periodo che va da marzo a maggio non sono per nulla rare le burrasche di maestrale o ponente, ma dalle nostre parti è lo scirocco senza dubbio ad essere il vento più temuto, incubo per i settori costieri soggetti ad erosione costiera. Chi ha la memoria corta avrà rimosso certamente i disagi imponenti che proprio nel periodo primaverile avevano messo in ginocchio il nostro territorio, con drastiche conseguenze anche in città per il transito dei tir e la chiusura dell’approdo di Tremestieri. La primavera meteorologica non a caso risulta una data convenzionale per questo, non prescelta solo per l’arrivo delle belle giornate, sempre più lunghe e magari anche stabili e miti.

Detto questo, la perturbazione nord Atlantica che ha interessato direttamente il nord Sicilia ed il messinese ha quasi del tutto abbandonato i nostri monitor trasferendosi verso la Grecia. Permane attiva solo una ventilazione vivace da maestrale soprattutto per la prima parte del giorno, motivo per cui il mar Tirreno si manterrà molto mosso, mentre lo Ionio risulterà poco mosso sotto costa. Temperature massime in aumento. Da segnalare probabili piovaschi al primo mattino tra il messinese tirrenico e la Costa Viola, la probabilità che possa piovere in mattinata in riva allo Stretto di Messina è ancora elevata. Ampie schiarite dal pomeriggio.

Il terzo weekend del mese sarà caratterizzato da valori termici alquanto gradevoli e dalla stabilità atmosferica su tutta la nostra Regione e per l’area dello Stretto di Messina. Si segnalano solo innocui addensamenti marittimi tra Calabria peninsulare e bassa Campania, ma per il resto la stabilità ed il tepore di chiaro stampo primaverile addolcirà il clima ovunque. Potrebbe essere una valida occasione per una sciata marzolina sulle nevi etnee e delle piste sciistiche del Sud ancora in funzione, prima che sia troppo tardi. Particolarmente apprezzate saranno le mete di mare, certamente per una passeggiata salutare, sport all’aperto o per una battuta di pesca, ma molti non rinunceranno a riprendere la tintarella anticipata iniziata domenica scorsa!

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